LA CASA DEL PINO

11.05.2013 00:00
Dal libro:
 
"Era cresciuta libera grazie alle conquiste di questi giovani, molti di loro uccisi dai fascisti e dai tedeschi e non poteva immaginare una vita senza la libertà di parola, di pensiero, una vita nell'oppresione di un regime che uccideva i diversi."
 
 
<....Il frutteto era la passione di Laura. Aveva messo a dimora piante di ciliegio di specie diversa ed era riuscita, dopo assidue ricerche, a trovare anche alcune piante che producevano ciliegie bianche, ovvero gialline chiare, frutti che lei da piccola mangiava quando si recava a casa della nonna. Le ciliegie bianche, la loro bontà per la polpa dolce e soda, le erano rimaste nel cuore. Nei campi della nonna prima dell’inizio di un dirupo che portava al bosco, c’era un filare di alberi da frutto con diverse piante maestose di ciliegio e, nel mezzo, c’era questa pianta piccola rispetto alle altre ma con dei frutti squisiti. ...>
Con Silvia Beghè, l'artista che ha donato le immagini per la copertina tratte da un sua opera